In questi giorni, in cui il mondo cattolico guarda con attenzione al Sinodo dei vescovi sui Giovani, c'è un argomento poco "politically correct", di cui sento poco parlare anche dai cattolici stessi: il bisogno di spiritualità dei giovani.
Tranquilli. Non sono ancora diventata pazza!
So che i giovani non frequentano, non partecipano, etc...
Ma so anche, e lo dico da cattolica, che con loro non stiamo "entrando in contatto". Abbiamo sempre noi adulti qualcosa da offrire loro, ma non ascoltiamo che cosa vogliono veramente.
Ho esperienza di gruppi giovanili e di adolescenti, da quando per la prima volta, nella mia parrocchia, mi è stato affidato il compito a quattordici anni il coordinamento di un gruppo di preadolescenti che avevano dagli 11 ai 13... Oggi ne ho 41 e mi occupo di giovani e ragazzi anche professionalmente!
Quello che vi dico non è la mia opinione, ma viene da un ascolto e da un vissuto.
Vi faccio un esempio semplice: se guardate le classifiche di libri, videogiochi, giochi di ruolo in chat, telefilm, quelli che hanno più successo tra i ragazzi sono quelli che li avvicinano ad una dimensione "altra", "spirituale", "non solamente umana".
Essi vivono un tempo della loro vita di forte ricerca spirituale.
Trovano risposte culturali e sociali cristianamente fondate?
Nell'attesa che rispondiate a questa domanda, vi informo che essi -provate a testare quello che vi dico- scindono completamente la loro ricerca spirituale dall'impegno ecclesiale, se lo hanno, o dalla religione a cui appartengono. In pratica, essi vedono la chiesa come un luogo di servizio, ma non come un luogo di incontro con Dio.
Quello che ho appena scritto può bastare a mettere in crisi una generazione di educatori, ma intendo incalzare...
In questi giorni, la nostra società, completamente dominata dal mercato, ci propone la festa di Halloween. I locali organizzano feste, le scuole sono decorate, le mamme creative mettono pipistrelli ovunque e i figli delle tenebre che sono più scaltri dei figli della luce (non l'ho detto io!) si trovano il loro spazio in questa festa di mercato vendendo a buon mercato una seduta spiritica con la tavola Ouija, per esempio. Su youtube trovate anche i tutorial perchè lo spirito di turno vi possa parlare.
Mi chiedo: cosa trova un ragazzo che vuole un contatto con i suoi morti e vuole entrare in relazione con l'Aldilà?
Solo marketing ed esoterismo...
Dove siamo noi educatori cristiani?
Eccoci: o entriamo nel trend di mercato con le zucche, i fantasmi e i pipistrelli appesi al lampadario o ci limitiamo, quando va bene, ad andare a messa in questi giorni...
Non è mio compito concentrarmi sui talenti sottoterra, ma mi risuona la sete di Gesù nei giovani: "Avevo sete (di vita eterna) e non mi avete dato da bere"...
Io, per questa sete, offro una piccola tazzina: sono a disposizione di tutti coloro che vorranno chiedermi informazioni sul culto dei morti a Napoli e sugli aspetti positivi e negativi di tutto ciò che riguardo i morti e il nostro legame con loro.
Scrivetemi sul blog, sulla pagina facebook del Centro o venite a trovarmi al Centro! Se volete possiamo anche organizzare una videoconferenza!
Tranquilli. Non sono ancora diventata pazza!
So che i giovani non frequentano, non partecipano, etc...
Ma so anche, e lo dico da cattolica, che con loro non stiamo "entrando in contatto". Abbiamo sempre noi adulti qualcosa da offrire loro, ma non ascoltiamo che cosa vogliono veramente.
Ho esperienza di gruppi giovanili e di adolescenti, da quando per la prima volta, nella mia parrocchia, mi è stato affidato il compito a quattordici anni il coordinamento di un gruppo di preadolescenti che avevano dagli 11 ai 13... Oggi ne ho 41 e mi occupo di giovani e ragazzi anche professionalmente!
Quello che vi dico non è la mia opinione, ma viene da un ascolto e da un vissuto.
Vi faccio un esempio semplice: se guardate le classifiche di libri, videogiochi, giochi di ruolo in chat, telefilm, quelli che hanno più successo tra i ragazzi sono quelli che li avvicinano ad una dimensione "altra", "spirituale", "non solamente umana".
Essi vivono un tempo della loro vita di forte ricerca spirituale.
Trovano risposte culturali e sociali cristianamente fondate?
Nell'attesa che rispondiate a questa domanda, vi informo che essi -provate a testare quello che vi dico- scindono completamente la loro ricerca spirituale dall'impegno ecclesiale, se lo hanno, o dalla religione a cui appartengono. In pratica, essi vedono la chiesa come un luogo di servizio, ma non come un luogo di incontro con Dio.
Quello che ho appena scritto può bastare a mettere in crisi una generazione di educatori, ma intendo incalzare...
In questi giorni, la nostra società, completamente dominata dal mercato, ci propone la festa di Halloween. I locali organizzano feste, le scuole sono decorate, le mamme creative mettono pipistrelli ovunque e i figli delle tenebre che sono più scaltri dei figli della luce (non l'ho detto io!) si trovano il loro spazio in questa festa di mercato vendendo a buon mercato una seduta spiritica con la tavola Ouija, per esempio. Su youtube trovate anche i tutorial perchè lo spirito di turno vi possa parlare.
Mi chiedo: cosa trova un ragazzo che vuole un contatto con i suoi morti e vuole entrare in relazione con l'Aldilà?
Solo marketing ed esoterismo...
Dove siamo noi educatori cristiani?
Eccoci: o entriamo nel trend di mercato con le zucche, i fantasmi e i pipistrelli appesi al lampadario o ci limitiamo, quando va bene, ad andare a messa in questi giorni...
Non è mio compito concentrarmi sui talenti sottoterra, ma mi risuona la sete di Gesù nei giovani: "Avevo sete (di vita eterna) e non mi avete dato da bere"...
Io, per questa sete, offro una piccola tazzina: sono a disposizione di tutti coloro che vorranno chiedermi informazioni sul culto dei morti a Napoli e sugli aspetti positivi e negativi di tutto ciò che riguardo i morti e il nostro legame con loro.
Scrivetemi sul blog, sulla pagina facebook del Centro o venite a trovarmi al Centro! Se volete possiamo anche organizzare una videoconferenza!


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