Questo 2019 che, da poche ore, ci siamo lasciati alle spalle, ci ha consentito di fare una riflessione che voglio condividere con voi in questa giornata mondiale per la Pace.
Attraverso una modalità piuttosto nuova di comunicazione e di arte, quale è quella delle serie tv, la rete televisiva HBO, ha riaperto una dolorosissima pagina della storia europea e mondiale: lo scoppio del reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl.
Il successo di questa serie tv, a mio avviso, è molto importante, perchè ha dato la possibilità, soprattutto ai giovani, di avvicinarsi ad un momento storico tanto drammatico e cruciale attraverso un linguaggio contemporaneo e una stimolazione emotiva molto forte.
Pur subendone le conseguenze, molti di noi non avevano idea di cosa potesse produrre un disastro nucleare e probabilmente, non ne abbiamo ancora chiare le dimensioni. La nostra inconsapevolezza riguardo alla sicurezza mi viene da due elementi: il primo riguarda quegli articoli che celebrano l'amenità del territorio che si trova nella zone circostanti l'esplosione, ormai disabitate dall'uomo, senza pensare a quanto la flora e la fauna che sta venendo
fuori porti in sé i danni del disastro; il secondo è il turismo nucleare, che dopo la serie tv, spopola in quelle zone. Io sono convinta che bisogna guardare e aiutare quei popoli che hanno vissuto quel terribile disastro, ma non credo che un viaggio nella zona fantasma di Pripyat possa fare questo.

E' estremamente necessario pensare all'uso dell'energia nucleare e al discorso legato alla sicurezza. Trovo veramente ispirate le parole del Papa durante il suo viaggio in Thailandia e Giappone: Torno sul possesso di industrie nucleari. Sempre può accadere un incidente, il triplice disastro (il terremoto, lo tsunami e il disastro nucleare della centrale di Fukushima nel 2011), voi l’avete sperimentato. Il nucleare è il limite, le armi lasciamole perché quella è distruzione. L’uso del nucleare è molto al limite perché ancora non abbiamo raggiunto una sicurezza totale. Tu potresti dirmi che anche con l’elettricità si può fare un disastro per una insicurezza, ma sarebbe un disastrino piccolo. Il disastro di una centrale nucleare sarà un disastro grande. E ancora non è stata elaborata la sicurezza. È un’opinione personale, io non userei l’energia nucleare finché non ci sarà una totale sicurezza sul suo utilizzo. Alcuni dicono che è un rischio per la custodia del creato e che l’energia nucleare deve fermarsi. Io mi fermo sulla sicurezza. Non c’è la sicurezza per garantire che non avvenga un disastro. Sì, uno ogni dieci anni nel mondo. Poi c’è il creato, il disastro della potenza nucleare sul creato, sulla persona. C’è stato il disastro in Ucraina (a Chernobyl, nel 1986, ndr). Dobbiamo fare ricerca sulla sicurezza sia per evitare disastri e sia per le conseguenze sull’ambiente... tornando sull’energia nucleare: costruzione, sicurezza e custodia del creato.
E' importante farci scuotere da queste stimolazioni, perchè i danni dei disastri legati all'uso dell'energia nucleare non si limitano allo stato che ne sceglie l'uso, ma danneggia e distrugge le persone e il mondo.
Oggi, o in questi rimanenti giorni di festa, se guardiamo o riguardiamo in tv questa serie proviamo ad interrogarci e a tentare di comprendere come l'Europa usa l'energia nucleare e come noi possiamo essere meno soggetti alle bugie del potere.
Buon anno!!!
Attraverso una modalità piuttosto nuova di comunicazione e di arte, quale è quella delle serie tv, la rete televisiva HBO, ha riaperto una dolorosissima pagina della storia europea e mondiale: lo scoppio del reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl.
Il successo di questa serie tv, a mio avviso, è molto importante, perchè ha dato la possibilità, soprattutto ai giovani, di avvicinarsi ad un momento storico tanto drammatico e cruciale attraverso un linguaggio contemporaneo e una stimolazione emotiva molto forte.
Pur subendone le conseguenze, molti di noi non avevano idea di cosa potesse produrre un disastro nucleare e probabilmente, non ne abbiamo ancora chiare le dimensioni. La nostra inconsapevolezza riguardo alla sicurezza mi viene da due elementi: il primo riguarda quegli articoli che celebrano l'amenità del territorio che si trova nella zone circostanti l'esplosione, ormai disabitate dall'uomo, senza pensare a quanto la flora e la fauna che sta venendo
fuori porti in sé i danni del disastro; il secondo è il turismo nucleare, che dopo la serie tv, spopola in quelle zone. Io sono convinta che bisogna guardare e aiutare quei popoli che hanno vissuto quel terribile disastro, ma non credo che un viaggio nella zona fantasma di Pripyat possa fare questo.

E' estremamente necessario pensare all'uso dell'energia nucleare e al discorso legato alla sicurezza. Trovo veramente ispirate le parole del Papa durante il suo viaggio in Thailandia e Giappone: Torno sul possesso di industrie nucleari. Sempre può accadere un incidente, il triplice disastro (il terremoto, lo tsunami e il disastro nucleare della centrale di Fukushima nel 2011), voi l’avete sperimentato. Il nucleare è il limite, le armi lasciamole perché quella è distruzione. L’uso del nucleare è molto al limite perché ancora non abbiamo raggiunto una sicurezza totale. Tu potresti dirmi che anche con l’elettricità si può fare un disastro per una insicurezza, ma sarebbe un disastrino piccolo. Il disastro di una centrale nucleare sarà un disastro grande. E ancora non è stata elaborata la sicurezza. È un’opinione personale, io non userei l’energia nucleare finché non ci sarà una totale sicurezza sul suo utilizzo. Alcuni dicono che è un rischio per la custodia del creato e che l’energia nucleare deve fermarsi. Io mi fermo sulla sicurezza. Non c’è la sicurezza per garantire che non avvenga un disastro. Sì, uno ogni dieci anni nel mondo. Poi c’è il creato, il disastro della potenza nucleare sul creato, sulla persona. C’è stato il disastro in Ucraina (a Chernobyl, nel 1986, ndr). Dobbiamo fare ricerca sulla sicurezza sia per evitare disastri e sia per le conseguenze sull’ambiente... tornando sull’energia nucleare: costruzione, sicurezza e custodia del creato.
Oggi, o in questi rimanenti giorni di festa, se guardiamo o riguardiamo in tv questa serie proviamo ad interrogarci e a tentare di comprendere come l'Europa usa l'energia nucleare e come noi possiamo essere meno soggetti alle bugie del potere.
Buon anno!!!

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